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Rischio idrogeologico nel Fortore, Spina: “La prevenzione passa per la formazione”
Un seminario formativo sul tema e sull'opportunità offerte dalla Misura 8.3.1 del PSR Campania 2014/2020è stato organizzato dalla Comunità Montana del Fortore ad Apice in collaborazione con la Regione e con l'UnisannioAscolta la lettura dell'articolo
“Il Sannio è il territorio con il più alto indice di franosità e a maggiore rischio idrogeologico della Campania, eppure sono ancora poche, in termini percentuali, le istanze presentate dai comuni per poter fruire dei finanziamenti previsti dalla Misura 8.3.1 del PSR 2014/2020 per promuovere interventi concreti di prevenzione e manutenzione.”
E’ quanto dichiarato dal responsabile della Regione Campania della Misura in questione, Girolamo Rovelli, nel corso del seminario, rivolto a tecnici e amministratori organizzato, presso il Centro Sociale di Apice, dalla Comunità Montana del Fortore in collaborazione con l’Unisannio e l’ente regionale sulla prevenzione del rischio idrogeologico nei territori ricadenti nella Comunità Montana del Fortore.
“Investire prima di tutto sulla formazione e sulla sensibilizzazione rispetto al tema rappresenta secondo il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, una strategia indispensabile per avviare e attuare piani concreti di prevenzione, nonostante – ha evidenziato – le difficoltà in atto nell’area per il settore della Forestazione”.
A presentare le opportunità offerte dalla Misura 8.3.1 del PSR Campania 2014/2020 il responsabile della Regione Campania della Misura in questione, Girolamo Rovelli: “Sono 77 milioni di euro i fondi messi in dotazione per i territori, di cui 45 milioni già impegnati sulle istanze progettuali inoltrate con il primo bando – ha detto Rovelli, sottolineando “la scarsa adesione, da parte del Sannio, in percentuale rispetto all’alto indice di franosità del territorio.”
“Il Sannio ha presentato – ha evidenziato Rovelli – solo 10 domande. La provincia di Caserta ne ha presentate 12, quella di Avellino 13, quella di Napoli 4 e quella di Salerno 91. Sono ancora disponibili 32 milioni di euro e i contribuiti previsti per gli enti e per i privati sono pari al 100%”.
Presente all’incontro il docente di Geologia dell’Unisannio Francesco Maria Guadagno, che ha fatto un’analisi sul rischio frana nel comprensorio del Fortore Beneventano e sulla situazione post alluvione 2015 di tutto il territorio sannita dopo l’alluvione del 2015.
Ad auspicare “una forte sinergia e una comunanza di intenti sugli interventi da prevedere e da attuare quanto prima possibile attraverso un piano di ripristino del reticolo idraulico superficiale e di riduzione del suolo” il neo sindaco di Apice, Angelo Pepe.
Le dichiarazioni nel servizio video