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Gestione rifiuti, Ruggiero attacca Di Maria sul reclutamento di un consulente ambientale
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“Facendo attenzione all’albo on line della Provincia di Benevento, non si può non notare la pubblicazione di due avvisi per l’assunzione di personale a tempo determinato. In merito ai due collaboratori di categoria C alle dipendenza del presidente Di Maria, ad oggi facciamo fatica a comprenderne l’utilità, mentre paradossale è sicuramente l’avviso per il reclutamento di un consulente ambientale. Evidenziando come nella scorsa consiliatura, nonostante le tante emergenze in materia ambientale, non sia stato mai necessario l’utilizzo di una tale figura specie nell’ambito della gestione dei rifiuti, visto che la struttura provinciale ha sempre efficacemente fatto fronte ad ogni evenienza, credo che questo consulente non possa essere altro che di supporto unicamente al presidente De Maria e al consigliere delegato Cataudo, una specie di tutore”. A scriverlo in una nota è il consigliere provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero.
“Questo – aggiunge – ci fa ritenere che la Provincia voglia ancora continuare a gestire un settore, quello dello smaltimento dei rifiuti, che invece è stato delegato dalla Regione Campania all’ATO, il cui presidente dal canto suo ha determinato in 50 centesimi ad abitante il contributo che ogni Comune dovrà versare ad un ambito che purtroppo stenta a partire.
Tutto appare completamente senza senso, infatti la Provincia assume consulenti, l’Ato chiede soldi ma non nomina il direttore rischiando addirittura il commissariamento, Mastella propone la fusione Samte/Asia in modo da spalmare su tutti i comuni della Provincia le spese della struttura comunale, anch’essa con enormi problemi finanziari, con il rischio concreto di trovarsi alle porte una crisi del ciclo rifiuti proprio nel periodo natalizio.
Intanto – conclude Ruggiero – nessuno conosce l’ammontare dei danni subiti dallo STIR, con la stessa Samte che ha da tempo commissionato anche uno studio per verificarne le condizioni statiche. Samte momentaneamente salva dopo che la Regione Campania, ancora una volta, ha ribadito di accettare il concordato da tempo all’attenzione del Tribunale, ma che potrebbe nuovamente andare in crisi se la Provincia non le versasse, in tempi ragionevoli, quanto accantonato dalla Presidenza Ricci quale differenza fra la tariffa pagata dai Comuni e quanto realmente dovuto per i costi di smaltimento per il conferimento presso il termovalorizzatore di Acerra.