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ECONOMIA

Smart Cities, Benevento non è una città a misura di cittadino: è tra le ultime in Italia

Secondo la classifica dell'ICity Rate 2018 il capoluogo sannita è 98esima su 107. Bene solo la raccolta differenziata che ci vede al 15esimo posto. A livello nazionale primeggia Milano, ma il divario tra Nord e Sud è sempre più evidente

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Una città smart è un luogo vicino alle esigenze dei cittadini. Significa che gli abitanti di un determinato centro urbano hanno a disposizione una serie di servizi – tradizionali e innovativi – che gli permettono di muoversi liberamente e in un ambiente capace di soddisfare tutti i loro bisogni.

A fotografare la situazione del Paese ci pensa l’ICity Rate, il rapporto annuale realizzato da FPA, società del gruppo Digital360, che analizza la situazione delle città italiane nel percorso per diventare “smart”.

Ebbene, secondo la classifica 2018 Benevento si trova in 98esima posizione, su 107 capoluoghi di provincia, con un punteggio totale di 287,6. In Campania solo Caserta fa peggio, è 99esima, mentre ad Avellino va leggermente meglio con la 95esima piazza.

Prima di addentrarsi nello studio è importante specificare che FPA ha individuato e analizzato 15 dimensioni urbane che in ambito nazionale e internazionale definiscono traguardi per le città (occupazione, ricerca e innovazione, solidità economica, trasformazione digitale, energia, partecipazione civile, inclusione sociale, istruzione, attrattività turistico-culturale, rifiuti, sicurezza e legalità, mobilità sostenibile, verde urbano, suolo e territorio, acqua e aria). Le dimensioni tengono insieme 107 indicatori che, aggregati nell’indice finale ICity index, consentono di stilare la classifica finale tra 107 comuni capoluogo.

Qualità dell’acqua e dell’aria – Il primo indicatore delle 15 dimensioni urbane prese in esame tiene conto della dispersione idrica, della copertura del servizio idrico e della presenza di agenti inquinanti come le polveri sottili. Benevento si piazza in 99esima posizione, la peggiore della regione.

Verde urbano – In questo caso si sono considerati la percentuale delle aree vrdi, la disponibilità dei parchi e giardini per i cittadini e la pianificazione del verde pubblico. La posizione è la 103esima.

Suolo e territorio – In questa sezione Benevento fa ancora peggio della precedente conquistando la 105esima piazza: sono presi in esame il consumo di suolo procapite, quello totale e la mitigazione del rischio, cioè la percentuale dei comuni con piano di emergenza sul totale dei comuni della provincia.

Gestione dei rifiuti urbani – Come anche per altre classifiche la differenziata rappresenta il fiore all’occhiello del capoluogo sannita. Una eccellenza che porta la città al 15esimo posto, nella top 20 nazionale. Tra gli indicatori ci sono l’incidenza della raccolta differenziata, la produzione per abitante e le iniziative per migliorare i conferimenti.

Energia – Con questo settore si torna in basso e precisamente al 105esimo posto. Benevento paga alcuni fattori con l’adeguamento energetico del patrimonio comunale, i consumi e la qualità servizio elettrico.

Mobilità – Neanche in questo campo il capoluogo sannita si rivela troppo smart con una non lusinghiera 75esima posizione. Tra i singoli fattori ci sono la presenza di Ztl, la percentuale di piste ciclabili e bike sharing.

Solidità economica – Anche in questo settore Benevento non brilla, ma non è una novità come già emerso dagli studi di settore. Secondo l’ICity Rate siamo 93esimi. Tra gli indicatori ci sono il reddito Irpef medio, l’imprenditorialità, la capacità di credito e l’internazionalizzazione dei prodotti.

Lavoro – Benevento è 83esima in questa speciale classifica che considera il mercato del lavoro, l’equilibrio occupazionale, l’incidenza della disoccupazione, il lavoro irregolare ed anche gli infortuni. Magra consolazione sapere che nel Sannio le cose vanno meglio che ad Avellino, Salerno e Napoli.

Innovazione e ricerca – Sul tema di diffusione delle innovazioni, e-commerce, start up e servizi innovativi, la situazione non cambia di molto: siamo alla 96esima posizione.

Inclusione sociale – Anche qui la situazione cambia di poco: il capoluogo sannita è 95esimo. Un risultato da migliorare necessariamente vista la difficile situazione economica di molte famiglie come emerso anche dal rapporto Caritas presentato recentemente. Tra i diversi fattori la sofferenza economica, il rischio povertà, il disagio abitativo e la qualità dell’offerta sociosanitaria.

Istruzione – Va leggermente meglio per quanto riguarda questa sezione. Benevento lascia i bassifondi e giunge al 73esimo posto.

Attrattività turistica – Le aspirazioni culturali del Sannio trovano una piccola conferma dal 65esimo posto. E’ chiaro che la situazione può migliorare. Una crescita che potrebbe trascinare anche altri fattori economici contribuendo a migliorare in maniera decisiva la classifica globale.

Sicurezza – Anche qui Benevento è al 65esimo posto considerando numerosi paramenti tra i quali microcriminalità, omicidi, illegalità commerciale ed efficienza tribunali.

A livello nazionale, Milano è la città più smart d’Italia per il quinto anno consecutivo. La segue Firenze, che per un soffio toglie la seconda posizione a Bologna. Bisogna scendere fino al 43° posto per trovare la prima città del Meridione in classifica e Isole, Cagliari, che guadagna quattro posizioni rispetto al 2017, mentre si segnala anche il dinamismo di Lecce, 62ª, che guadagna nove posizioni.

La coda della classifica però è occupata da sole città meridionali, con Agrigento fanalino di coda, preceduta da Vibo Valentia, Caltanissetta, Trapani, Crotone, Taranto, Enna, Brindisi, Caserta e Benevento.

Nel percorso di sviluppo della Smart City non accenna, dunque, a ridursi il divario fra il Nord e il Sud del Paese. Un dato sul quale bisogna riflettere e mettersi immediatamente al lavoro per ridurre un gap che rischia di divenire incolmabile.

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