Comune di Benevento
Ponte San Nicola, chiusura precauzionale per controlli a presunte infiltrazioni
La decisione odierna di Mastella, che dovrebbe durare per 15 giorni, non ha nulla a che vedere con la chiusura nel 2016, quando i lavori post alluvione riguardarono il rifacimento del sistema di raccolta e deflusso delle acque piovane, la pavimentazione pedonale e quella carrabile. Interventi strutturali non concentrati sulla campata, ma sui terrapieni alle estremità del ponte di collegamento con il quartiere CapodimonteAscolta la lettura dell'articolo
Resta alta l’attenzione sulla vicenda del Ponte San Nicola. Dopo il divieto al transito dei mezzi pesanti, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha deciso di dare lo stop totale al traffico. Una decisione in “via precauzionale”, l’ha definita così il primo cittadino in attesa di ulteriori verifiche. Controlli che saranno approfonditi nei prossimi giorni da una commissione di esperti delle Università di Benevento e Napoli e dell’Anas.
“La motivazione della chiusura alle auto – prosegue il sindaco nella sua comunicazione alla cittadinanza – nasce anche in seguito ad una relazione del capo dell’ufficio tecnico, Perlingieri”. La volontà dell’amministrazione, dunque, è quella di indagare ulteriormente alcuni aspetti della struttura e presunte infiltrazioni.
La chiusura, intanto, farà certamente sentire i suoi effetti sul traffico cittadino. I disagi causati dalla chiusura del ponte negli anni scorsi furono al centro anche delle proteste dei residenti della zona e di molti automobilisti che dovevano raggiungere il quartiere Capodimonte e gli svincoli autostradali. “La sicurezza dei cittadini, di Benevento e non, – conclude Mastella – è per me e la mia amministrazione un bene primario ed intangibile con qualsiasi altra ragione”.
E proprio sui lavori svolti in precedenza che in queste ore si sta concentrando l’attenzione dei cittadini. Nell’ottobre del 2015 partì il primo progetto di riqualificazione con la riduzione ad una sola corsia della carreggiata e poi con la chiusura definitiva. Un anno dopo, nell’ottobre del 2016, partì una seconda tranche di lavori con un importo al ribasso di 112.914,89 euro finanziato con fondi dell’alluvione anche se il ponte non subì danni nell’occasione.
Il progetto fu, inizialmente, programmato dalla Giunta Pepe nell’aprile del 2015 e portato a termine da quella Mastella, e riguardava interventi di rifacimento del sistema di raccolta e deflusso delle acque piovane, la pavimentazione pedonale che presentava la mancanza o la rottura di numerosi elementi, ma anche quella carrabile che – a causa delle varie sovrapposizioni di strati superficiali – aveva determinato il restringimento originario dell’area delle feritoie. Una situazione che non permetteva il regolare smaltimento dell’acqua piovana, determinando, nei periodi di pioggia e maltempo, l’impraticabilità dell’area e la presenza di numerose buche. In quell’occasione non furono previsti interventi alla campata del ponte, ma ai terrapieni – sia dal lato di Capodimonte che da quello della rotonda delle Scienze – che presentavo delle criticità.
“E’ stata la prima opera che abbiamo inaugurato – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello – ed è stato fatto un buon lavoro. Oggi siamo di fronte ad una nuova relazione ed è giusto che il primo cittadino abbia deciso di approfondire il tema in merito alla parte centrale del ponte che non era stata interessata dal precedente intervento. Anche la chiusura – conclude l’esponente di Palazzo Mosti – è solo precauzionale non provocherà molti disagi visto il periodo estivo e che dovrebbe durare circa 15 giorni. La sicurezza dei cittadini è fondamentale”.