Featured
Viabilità critica a San Giorgio la Molara, sit in dei cittadini per sollecitare interventi
Ascolta la lettura dell'articolo
Week end di presidi a San Giorgio la Molara per sollecitare gli interventi e l’attenzione di Provincia e Regione sulla viabilità provinciale del territorio, in particolare quella relativa alla mai compiuta Fondovalle di collegamento con Benevento e alla Strada Provinciale 60, rese ancora più critiche dall’alluvione dell’ottobre 2015 di cui ancora scontano le conseguenze.
La protesta pacifica dal titolo “#datecilestrade” e organizzata dal gruppo consiliare di minoranza “San Giorgio Domani”, si è svolta in maniera itinerante in tre punti strategici dell’infrastruttura viaria: “ponte Calise” nel primo giorno, “ponte dei Maistri” e “ponte ‘Ndofena” nel secondo.
C’è stanchezza ma non rassegnazione tra i cittadini che hanno manifestato, presidiando sabato “ponte Calise”, la contrada più colpita dall’alluvione e che hanno spiegato il dramma quotidiano di un graduale isolamento, che ha ricadute anche sull’economia locale prioritariamente di natura agricola e zootecnica, e della paura di un ulteriore allagamento in caso di pioggia.
C’è chi, come Michele Sordillo, più volte consigliere nelle passate amministrazioni, definisce “vantaggioso il ripristino della viabilità anche per la vicina Pietrelcina e quindi per l’attuazione concreta di uno sviluppo turistico del territorio” e sostiene che “la situazione di stallo sia invece dovuta a una scelta politica.”
Eppure, secondo un esperto della materia, Salvatore Lombardi, basterebbe poco per rendere più sicuro il tratto di strada.
A spiegare gli ostacoli di tipo burocratico e le lungaggini che impediscono l’ultimazione e l’apertura al traffico della Fondovalle di collegamento con Benevento, il cui progetto risale addirittura al 1989 e per la quale sono già stati spesi 34 miliardi di vecchie lire, il consigliere di minoranza di “San Giorgio Domani”, Massimiliano De Cesaris.
“La Provincia – ha spiegato – ha in programma due lotti di intervento: il primo, già finanziato, riguarda la sistemazione del tratto finale verso Benevento e i lavori sarebbero dovuti essere affidati già a fine 2016. Per il secondo, invece, l’iter è ancora lungo, essendo soltanto alla fase di delle indagini geologiche.”
Teatro del secondo giorno di presidio il “ponte dei Maistri” e il “ponte ‘Ndofena” sulla SP 60 che costituisce l’unico asse viario per quasi metà della popolazione per collegarsi con i comuni vicini, tra cui San Marco dei Cavoti, e con la SS 90 bis per Benevento. Il timore, che si fa più forte pensando all’autunno, è che questa infrastruttura possa definitivamente collassare o essere chiusa al traffico se non si interviene subito.
Nonostante il forte disagio da parte dei cittadini, che già a novembre scorso hanno fatto sentire la propria voce, e l’interesse per tutto il territorio delle ragioni della pacifica protesta, si è registrata comunque l’assenza di sindaci e rappresentanti della istituzioni comunali e provinciali.
Le dichiarazioni nel servizio video