AMBIENTE
Fiume Isclero, un progetto per combattere l’inquinamento e recuperare la fascia fluviale
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Un progetto integrato di disinquinamento, recupero, valorizzazione e salvaguardia del fiume Isclero e della sua fascia fluviale. E’ la finalità del protocollo d’intesa firmato da sette comuni sanniti – Moiano, Airola, Bucciano, Dugenta, Limatola, Paolisi e Sant’Agata de’ Goti -, il comune irpino di Rotondi, la Reggia di Caserta e la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici ed Antropologici.
Tra gli obiettivi perseguiti ci sono: il disinquinamento del fiume; la rinaturalizzazione, il miglioramento paesaggistico e la valorizzazione ambientale; lo sviluppo, la tutela e la riqualificazione del patrimonio rurale, la promozione, lo sviluppo del territorio e l’incremento dell’offerta turistica; la stipula del contratto di fiume; l’ottimizzazione delle risorse idriche; il rafforzamento dei legami identitari fra popolazione e territorio; il miglioramento dei livelli di occupazione; la difesa idraulica e la protezione del dissesto idrogeologico. L’importo massimo del progetto non potrà superare la somma di 30 milioni di euro.
Secondo quanto di legge nel documento, l’Isclero è uno dei fiumi più inquinati della Campania con pesanti ricadute sull’economia agricola locale e con gravi conseguenze per la salute dei cittadini che gravitano nelle aree interessate dal corso d’acqua costretti anche a subire il disagio dovuto alle esalazioni metifiche causate dall’inquinamento. La fascia fluviale è un’area naturalistica di notevole rilevanza paesaggistica caratterizzata dalla presenza non solo di pregevoli esempi di architetture rurali connesse all’utilizzo dell’acqua (fontane, lavatoi, mulini, acquedotti, ecc.), ma anche di strutture di altro genere che rappresentano la testimonianza della vita e della cultura locale (torrette di guardia, cappelle, ponti, ecc.). Il progetto nasce dunque dalla consapevolezza che tutto ciò costituisce potenzialmente un’immensa ricchezza del territorio che deve essere opportunamente valorizzata.