CRONACA
Benevento, droga e rapine a prostitute: quattro arresti e denunce
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Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere e obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria per tre persone. Queste le misure emesse dal Gip presso il Tribunale di Benevento, su richiesta dei magistrati della Procura della Repubblica, a seguito di indagini: l’accusa è di trasporto, detenzione e spaccio di hashish, cocaina, eroina, marijuana e metadone. L’operazione, definita “Arancia Meccanica”, è stata eseguita nelle prime ore del mattino dai carabinieri della Compagnia di Benevento, con il supporto di un mezzo aereo e del Nucleo Cinofili di Sarno.
Agli arresti domiciliari: Roberto Franzese, 23 anni; Luigi Francesca, 27 anni; Giuseppe Gioacchino Ortolano, 23 anni; Enzo Martinelli, 36 anni. I quattro sono tutti di Benevento.
A questi si aggiungono altri dieci soggetti denunciati in stato di libertà per favoreggiamento e dichiarazioni false nel corso delle indagini. Ancora altre 24 persone sono state identificate e segnalate alla Prefettura come assuntori di droghe: coinvolti studenti universitari, dipendenti pubblici e professionisti beneventani.
L’INDAGINE – Gli accertamenti degli inquirenti hanno permesso di acquisire gravissimi indizi di colpevolezza in merito a episodi avvenuti a Benevento e nella zona del Fortore-Alto Sannio, con protagonisti alcuni pregiudicati locali.
Oltre allo spaccio di stupefacenti, i malviventi avrebbero messo a segno diverse rapine – senza scrupoli, armati di pistole e coltelli – nelle abitazioni di prostitute cinesi e sudamericane, domiciliate in città e in provincia, in modo tale da procurarsi denaro per acquistare la droga a Napoli.
DROGA E PROSTITUTE – Tutto sarebbe partito lo scorso anno, in seguito ad una rapina commessa ai danni di una prostituta. Da lì i carabinieri hanno avviato le indagini scoprendo cinque episodi analoghi. I rapinatori prendevano appuntamento telefonico attraverso i siti di incontri e, una volta arrivati nelle case delle donne, mettevano in atto le rapine. Il bottino era costituito principalmente da oggetti di valore che le ragazze custodivano in casa, da contanti, da tablet e smartphone. Gli oggetti erano poi venduti per ricavare denaro da utilizzare per l’acquisto della droga.
In città tre le piazze di spaccio individuate dalle forze dell’ordine: Rione Pacevecchia, Ferrovia e Libertà. In provincia, invece, il gruppo era attivo nel Fortore e nell’Alto Sannio.
LA SVOLTA – Gli elementi probatori nei confronti dei sette sono stati acquisiti anche grazie alle attività tecniche espletate, ai servizi di osservazione, controllo e pedinamento effettuati dai militari dell’Arma, oltre alle ispezioni sui fermati, trovati in atteggiamenti sospetti e in compagnia di assuntori di droghe. A rendere complesse le indagini è stata la reticenza a denunciare da parte delle prostitute rapinate che, malgrado il possesso di documenti di soggiorno, hanno avuto paura di ritorsioni o di nuove indagini legate alla loro attività di meretricio.
A breve immagini e aggiornamenti.